Rassegna
Teatrale
GENERAZIONI
2025-2026
La nuova stagione teatrale Gener-Azioni 2025-26 porta sul palco storie e linguaggi d’eccellenza, con artisti e compagnie di respiro nazionale.
Lo spazio raccolto dell’Accademia dei Trasformati — settanta posti affacciati su un chiostro seicentesco — si fa scrigno di emozioni, officina di pensieri, palco intimo e vibrante: il più piccolo teatro di Como, pronto a custodire e liberare grandi meraviglie.
La rassegna organizzata da Consorzio Abitare, AttivaMente, Piramide Engineering e Confcooperative Insubria, con il contributo di Fondazione Cariplo e BCC Cantù, è ormai un appuntamento consolidato nel panorama culturale della città, dove convergono artisti pronti a offrire il loro contributo creativo a una comunità attenta e partecipe.
Direzione Artistica Bruno Rampoldi e Jacopo Boschini
Responsabile organizzativo Giulia Merga
Promozione e ufficio stampa Giulia Galimberti e Sara Fattorini
Responsabile tecnico Filippo Antonio Prina
foto e social media manager Federico Lucca
immagine di copertina e progetto grafico Filippo Antonio Prina
con il supporto degli studenti dell’Istituto Superiore Starting Work S.r.l. Emanuele Pagani e Luca Lanfranchi
E grazie ai sostenitori di Gener-Azioni, ai collaboratori e agli artisti della rassegna
DOVE
Teatro Accademia dei Trasformati
ex Pastificio Castelli
via Pastrengo 15, Como
INFO
031. 6871771 - 351, 9624891
info@coopattivamente.it
BIGLIETTI
biglietto intero € 12
biglietto ridotto* € 10
* esclusivamente per lo spettacolo “Zona Franca” per i bambini tra 8 e 11 anni
VENERDÌ 26
SETTEMBRE - ore 19:30
SABATO 27
SETTEMBRE - ore 19:30
DOMENICA 28
SETTEMBRE - ore 16:00
(una) MEDEA
con Erika Renai e Jacopo Boschini
drammaturgia Jacopo Boschini e Massimo Gnocchi
musiche composte ed eseguite da Marco Bianchi e Clara Zucchetti
costumi Federica Romanò
regia Jacopo Boschini
supervisione scientifica Valerie Moretti
responsabile tecnico Filippo Antonio Prina
responsabile organizzativa Giulia Merga
promozione e ufficio stampa Giulia Galimberti
Una produzione Accademia dei Trasformati-AttivaMente
(una) Medea è realizzato anche grazie al contributo di Fondazione Cariplo
SINOSSI
Ogni Medea nasce da un'altra Medea.
La versione più celebre, quella di Euripide, racconta un tradimento e una vendetta senza misura. Medea, che per amore di Giasone ha reciso ogni legame con il proprio passato, viene infine respinta e sostituita. La sua risposta è una tempesta di violenza lucida e inesorabile, che travolge tutti, senza risparmiare nemmeno i suoi figli.
Questa vicenda, antica e potentissima, ha attraversato i secoli ed è stata riscritta innumerevoli volte, assumendo forme sempre nuove. Ogni epoca l’ha accolta e reinterpretata, facendone specchio delle proprie contraddizioni, delle proprie paure e della propria sensibilità.
(una) Medea si inserisce in questa tradizione di riscrittura. La protagonista non è più la vittima furente del dramma, ma la sua fredda regista. È una donna che possiede il talento raro di leggere l'animo umano, di anticiparne i pensieri, di carpirne le emozioni. Non agisce d’impulso: osserva, ascolta e manipola, conquistando consenso per rendere possibile il suo progetto di vendetta.
DURATA 90 minuti
VENERDÌ 24 OTTOBRE – ore 19:30
POLMONI
Di Duncan Macmillan
Traduzione di Matteo Colombo
Con Michele De Paola e Marisa Grimaldo
Regia di Michele De Paola, Marisa Grimaldo e Giovanni Malafronte
Produzione Mar Giomitch
Con il sostegno di AriaTeatro
SINOSSI
U(uomo) e D(donna) sono una giovane coppia che contempla la possibilità di avere un figlio. L’intero atto unico racconta la loro storia d’amore dai trent’anni fino alla loro vecchiaia: D rimane incinta, ha un’ aborto spontaneo, i due si separano.
U ha un’altra ed è in procinto di sposarsi ma D bussa alla sua porta, pochi giorni prima dell’evento.
E’ incinta di lui.
D e U si sposano, hanno un figlio.
Assistiamo in cinque minuti al trascorrere di più di trent’anni: al suo primo giorno di scuola, alla sua laurea al suo matrimonio.
Lo vediamo diventare adulto attraverso gli occhi dei genitori.
DURATA 75 minuti
VENERDÌ 28
NOVEMBRE – ore 19:30
LA MERAVIGLIOSA LEZIONE DI RACHEL CARSON
lettura scenica di Massimiano Bucchi
con Laura Curino
regia Marco Rampoldi
oggetti di scena Lucio Diana
luci Alessandro Bigatti
costume Agostino Porchietto
musiche originali Social Fever
assistente alla regia Beatrice Marzorati
produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale Tangram Teatro Torino Associazione Culturale Muse
in collaborazione con Festival Agricoltura Coltivato 2025
SINOSSI
Rachel Carson voleva fare la scrittrice.
Ma alla fine del secondo anno di università le affascinanti lezioni di un’abile insegnante di biologia la convincono a cambiare specializzazione: da letteratura passa a biologia marina.
Questa scelta segna l’inizio di un percorso che avrebbe rivoluzionato la sua vita nonché la scienza e la coscienza ambientale globale.
Divisa tra il desiderio di scrivere e responsabilità familiari, con passione e determinazione divenne autrice di successo, raggiungendo traguardi impensabili per una donna dell’epoca.
Con coraggio denunciò i danni dell’inquinamento e delle sostanze chimiche, scuotendo le coscienze e aprendo un nuovo rapporto tra uomo e natura.
A narrarla in questa lettura scenica è Dorothy Freeman, amica e confidente con cui Carson intrecciò una fitta corrispondenza negli anni più creativi e difficili. Attraverso i suoi occhi riaffiorano episodi intensi e commoventi, a volte paradossali o umilianti, a volte gioiosi e appassionanti.
Carson lasciò un’eredità potente: ricordarci che l’umanità è parte del mondo, non padrona di esso.
DURATA 70 minuti
VENERDÌ 19
DICEMBRE – ore 19:30
MEMORI
di e con Nicola Lorusso e Giulio Macrì
Spettacolo selezionato da 𝐇𝐲𝐬𝐭𝐫𝐢𝐨 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟑 𝐞 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟑𝟎 𝟐𝟎𝟐𝟒, vincitore del PREMIO ERMO COLLE 2025 e del progetto 𝐂𝐔𝐑𝐀 𝟐𝟎𝟐𝟑;
Con il sostegno di Risonanze Network, PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare Regione Lazio, MiC Direzione Generale dello Spettacolo – Regione Lazio Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili, Settimo Cielo, DRACMA Centro Sperimentale D’arti Sceniche, Teatro della Caduta e Teatro Erbamil.
SINOSSI
Il primo guarda il secondo, il secondo guarda il primo, il primo guarda il secondo che guarda il primo. I due si ritrovano in una sala d’attesa particolare e iniziano a litigare su chi può pronunciarsi per primo. Sembra solo l’ultima di una lunga serie di litigate. Si scopre che i due abitano in questo non-luogo da parecchio tempo. In questo stato di noiosa e sterile inerzia, il litigio diventa paradossalmente l’unico modo per risollevare gli animi. Scopriamo quasi subito che i due sono amici da molto tempo e veniamo a conoscenza di un possibile incidente che li accomuna. La paura di uno spazio ostile e indefinito che li circonda e di una possibile risposta decisiva dall’esterno, mette i personaggi davanti a una resa dei conti. I due sono catapultati in un possibile giorno del giudizio, in cui immaginano di avere di fronte a sé un dio da cui poter finalmente esigere risposta a tutti gli interrogativi irrisolti delle loro vite.
DURATA 55 minuti
VENERDÌ 30
GENNAIO – ore 19:30
ETERNO RIPETERSI BANALE
drammaturgia di Leonardo Ceccanti
regia di Matteo Ceccantini
con Matteo Risaliti, Matteo Ceccantini, Leonardo Ceccanti
suoni di Eugenio Domenici
luci di Matteo Ceccantini e Anna Farina
produzione Compagnia A.D.D.A. e Pilar Ternera
SINOSSI
I nostri gesti e le nostre azioni, la nostra stessa esistenza è minacciata nel suo più intimo significato dal confronto con l’eterno e il nulla: ciò che siamo e che facciamo, per qualcuno è già accaduto e riaccadrà in futuro tale e quale a come noi lo stiamo vivendo.
Chi siamo noi di fronte a questa prospettiva?
Come possiamo tutelare l’unicità che riteniamo ci contraddistingua?
E dopo tutto, esiste veramente un qualcosa che ci definisce rispetto a tutte le altre persone?
ETERNO RIPETERSI BANALE è il leggero ma consapevole tentativo di proporre queste domande al pubblico con cui lo spettacolo si confronta di volta in volta, veicolando la delicata questione attraverso il pretesto della continua ricerca di un’innovazione in grado di redimerci dalle varie banalità. Ma ha davvero senso cercare sempre qualcosa di nuovo?
DURATA 75 minuti
VENERDÌ 13
FEBBRAIO – ore 19:30
IL BUIO OLTRE LA SIEPE
di Harper Lee
con Arianna Scommegna
musiche registrate di Ennio Morricone
produzione ATIR
SINOSSI
Harper Lee, premio Pulitzer 1960, scomparsa nel febbraio 2016 all’età di 89 anni, ha scritto un solo libro nella sua vita: “Il buio oltre la siepe”.
Oltre la siepe c’è l’ignoto, un ignoto che fa paura proprio perché non lo si conosce. E la paura di ciò che è oscuro ma anche solamente diverso genera pregiudizio. Ambientato in una piccola cittadina dell’Alabama nella prima metà del ‘900, è una storia più che mai attuale raccontata in prima persona da Scout, una bambina che con la sua purezza e innocenza accende una piccola fiamma nel buio di una comunità spaventata, chiusa e razzista.
“Un romanzo senza tempo, una storia indimenticabile di coraggio e convinzione, sul fare quel che è giusto, a qualunque prezzo.”
Barack Hussein Obama II
DURATA 60 minuti
VENERDÌ 27
FEBBRAIO – ore 19:30
VENERDÌ 27
MARZO – ore 19:30
ZONA FRANCA
Di e con Federica Mafucci
Regia André Casaca
Produzione Teatro C'art
"Spettacolo vincitore del primo premio al Festival di Teatro Contemporaneo Crashtest di Valdano 2020"
"Spettacolo vincitore del Premio PalcoOff del Milano Fringe Off 2022 con menzione speciale da parte della giuria dei ragazzi"
SINOSSI
ZONA FRANCA è il territorio dove vivere la propria follia come atto di libertà. Un luogo dove venire trasportati all'interno di un mondo libero e fantasioso, ma con la profondità di una vita difficile e ai margini, di Franca, la protagonista dello spettacolo.
Franca è un personaggio in crisi, sospesa tra la sua realtà e il mondo che la circonda, che sembra sfuggirle ogni giorno di più.
Attraverso un dialogo diretto con il pubblico, racconta "storie di ordinaria follia" giocando con il divertimento e il dramma del vivere quotidiano, in modo da portare il pubblico dentro un vortice di sensazioni familiari da condividere ed esorcizzare attraverso la comicità. La sua crisi è la nostra: una crisi umana, fatta di paure, egoismi e distanze. Ma con il suo sguardo autentico e il lirismo della semplicità, ci invita a riflettere su amore, fragilità e connessioni.
Franca è sempre sull'orlo del precipizio, ma non teme il vuoto: guarda sempre in alto, in un'altra dimensione rispetto a noi. Chi sono i veri matti? Noi o loro? Con semplicità e disarmante ironia, ci interroga sullo spazio che diamo a queste persone nelle nostre città, nelle nostre vite.
Per 50 minuti, hanno avuto l’ascolto che meritano. Noi in silenzio, ad ascoltare. 50 minuti di riscatto. Uno spettacolo comico e lirico, tenero e feroce, che ci invita a chiederci: chi sono davvero i matti?
Dicono dello spettacolo:
"Intelligente. Disarmante. Tenerissimo”.
DURATA 50 minuti
Io, io, io - LIVE
di Irene Buselli
Accompagnata dal violoncello di Pietro Martinelli
SINOSSI
Irene Buselli è una cantautrice genovese dalla voce sottile e le parole spesse.
Negli ultimi anni ha calcato decine di palchi su e giù per l’Italia ricevendo diversi riconoscimenti, dal Premio Bindi al Premio Nilla Pizzi, fino alla partecipazione al Premio Tenco 2024, sul palco dell’Ariston di Sanremo.
Accompagnata dal violoncello di Pietro Martinelli, tra ironia e delicatezza Irene presenta “Io, io, io”, il suo primo disco, una raccolta di storie surreali e fotografie allo specchio, che riflette sull’impossibilità di conoscere davvero se stessi e sull’inesauribile necessità di provarci comunque.
Prodotto da FiloQ e Raffaele Rebaudengo (Gnu Quartet), “Io, io, io” è un disco che mescola arrangiamenti raffinati e sonorità contemporanee, costruendo un universo sonoro unico, autentico e profondamente umano.
DURATA 75 minuti
VENERDÌ 17
APRILE – ore 19:30
EVA diario di una costola
di e con Rita Pelusio e Marta Pistocchi (violino)
regia di Marco Rampoldi
drammaturgia e testi di Rita Pelusio, Marianna Stefanucci, Alessandra Faiella e Riccardo Piferi
si ringrazia Claudio Cremonesi, Francesca Biffi e Domenico Ferrari
produzione PEM Habitat Teatrali
SINOSSI
“Allora Dio, il Signore, fece cadere un profondo sonno sull’uomo che si addormentò.
Poi prese una costola di lui e rimise la carne al posto d’essa.
Con la costola che aveva tolto all’uomo Dio creò una donna.
Poi diede questo comando: potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare mai”
Come prosegue la storia lo sappiamo.
Eva si nutre del frutto proibito della conoscenza rinunciando così al Paradiso.
Perché l’ha fatto?
Questo spettacolo è un elogio alla disobbedienza femminile.
Eva è voce in assoluto, riflette e pone domande giorno dopo giorno.
È voce che nomina per poter conoscere.
È voce che si sospende nel vuoto, che resta in attesa.
È voce che non si accontenta.
Si interroga sul destino delle donne che verranno dopo di lei.
E a queste domande delicate ed ingenue rispondono icone femminili contemporanee nate dall’irriverente fantasia di Rita Pelusio.
È un monologo delicato, spietato, comico e autentico accompagnato dalle note della violinista Marta Pistocchi che lo avvolge in una nuvola sonora.
E poi ci sono tantissime mele.
Al pubblico la scelta.
DURATA 60 minuti
VENERDÌ 15
MAGGIO – ore 19:30
FOOLS FOR SHAKESPEARE
di e con Beatrice Marzorati e Davide Scaccianoce
scenografia e luci di Graziano Venturuzzo
collaborazione artistica e voce registrata Valerio Bongiorno
regia collettiva a cura di Equivochi compagnia teatrale
SINOSSI
Nel regno di Danimarca non solo Amleto è tormentato dai dubbi.
Dall’incontro inaspettato di Becchino - in arte Beck - di Amleto e Puck del Sogno di una notte di mezza estate sorge una domanda: tra le opere di Shakespeare sono meglio le commedie o le tragedie? Viene dunque proposta una sfida in cui brani di entrambi i generi vengono messi a confronto e sono gli spettatori a stabilire il vincitore. Interpretando con un punto di vista alternativo scene tratte da vari drammi (Otello, Il Mercante di Venezia, Macbeth, La Bisbetica domata, Romeo e Giulietta...) i nostri eroici fools ci conducono ad un finale sorprendente in cui il pubblico non starà solo a guardare. Ma il nostro William Shakespeare cosa dirà di tutto questo?
Con la comicità e la leggerezza dei fools si esplora la profondità e l’attualità dell’opera del grande Bardo, lasciando al pubblico la curiosità… di scavare ancora. Perché “all the world’s a stage”: "tutto il mondo è un palcoscenico".
VENERDÌ 26
GIUGNO – ore 19:30
SIRENE
Di Chiara Arrigoni
Regia Alberto Oliva
Con Federica Fabiani, Rossella Rapisarda
Scene e costumi Francesca Ghedini
Assistente alla regia Valeria Bertani
Con il supporto di Associazione Il Ritorno Onlus
SINOSSI
Gi e Molly - interpretate rispettivamente da Rossella Rapisarda e Federica Fabiani, due attrici di grande esperienza e sensibilità - sono due donne sulla sedia a rotelle, ciascuna a causa di un incidente vissuto anni prima di cui non parlano mai, ma che ha interrotto le loro vite all’improvviso, costringendole a ricominciare in maniera del tutto nuova e diversa da prima. Molly è cinica, ironica, esuberante, mentre Gi è poetica, decisa e loquace, anche se il suo linguaggio è un fluire di parole senza sintassi annodate l’una all’altra: ha difficoltà a comporre frasi complesse. Frequentano un centro per persone con disabilità che le riempie di attività stimolanti, ma soprattutto sono iscritte a un fan club dedicato a Brad Pitt: è una passione che si portano dietro dall’adolescenza. Mentre la loro vita prosegue come un presente sempre uguale, arriva una notizia sorprendente: per la prima volta Brad Pitt in persona sarà presente al loro evento-festa dell’anno che è dedicato a raccogliere fondi per la ricerca. Intorno a questo appuntamento si muovono le loro speranze future, i loro desideri e la prospettiva, per la prima volta, di essere davvero viste.
DURATA 60 minuti
VENERDÌ 3 LUGLIO SABATO 4 LUGLIO
– ore 19:30
NUOVA PRODUZIONE "PASTIFICIO SCENICO"
di Filippo Antonio Prina
con gli attori della Compagnia Filodrammatica Pastificio Scenico
SINOSSI
Anche quest’anno la compagnia filodrammatica Pastificio Scenico torna sul palco con una nuova produzione, frutto della passione e della cura di una regia professionale.
Una scelta che prosegue il percorso di riscoperta dei grandi autori, tra cultura e divertimento, con l’energia e il talento degli attori che da sempre animano la compagnia.
Un’iniziativa che porta in sé un duplice valore: offrire al pubblico un’esperienza teatrale di qualità e, allo stesso tempo, mettere la forza del teatro al servizio della comunità.
Per gli attori significa anche vivere l’emozione di una tournée, incontrando di volta in volta palcoscenici e spettatori diversi, in un viaggio che unisce arte e impegno civile.
DURATA in via di definizione